Arturo Zappa

combattente antifranchista in Spagna, Medaglia d Oro alla memoria - partigiano

Zappa Arturo Luigi di Eligio e Giovenzana Teresa nato a Monza (Milano) il 20 gennaio 1898, comunista.

Tra il 1907 e il 1922, dai documenti del Casellario Politico Centrale, risulta che colleziona una serie di condanne da tribunali civili e militari per reati contro la persona e contro il patrimonio, che comportano la detenzione.

A partire dal 1923 attivo nell organizzazione comunista monzese.
Nel 1927 ammonito dalla polizia fascista per attivit politica comunista.
Nello stesso anno arrestato e rinchiuso nel carcere di Monza, dal quale nel novembre evade, assieme a Giacomo Malberti, Felice Seregni ed Enrico Riboldi, ma ripreso quasi subito e ritorna in carcere.
Il 25 ottobre del 1928 condannato dal Tribunale Speciale, sentenza n 119, per ricostituzione del disciolto PCd I, a due anni e sei mesi di reclusione, da scontare a Procida ed a anni tre di libert vigilata.
Scontata la pena il 13 marzo liberato e torna a Monza da vigilato speciale.
Il 29 dicembre del 1931 si rende irreperibile, poich espatria clandestinamente in Svizzera.
Dapprima risiede a Zurigo, ma allontanato perch sospettato di aver partecipato ad un attentato al Consolato Italiano con Riccardo Molina.
Arturo si trasferisce a Basilea dove assume il nome di copertura di Ettore Bonfanti.
Nel 1932 passa in Francia e si stabilisce nella localit di Aubevillier, lavorando come elettricista, muratore e manovale.
Il 28 di settembre del 1936 con alcuni lavoratori spagnoli giunge clandestinamente in Spagna, dove si arruola nel Battaglione Garibaldi e opera come telefonista su vari fronti: a Casa de Campo, Pozuelo de Alarc n, Mirabueno, Arganda e Guadalajara.
Il 5 aprile del 1937 ferito a Morata de Tajuna. Guarito ma invalido per il fronte, trasferito alla base della Marina Repubblicana a Cartagena, come elettricista, fino alla smobilitazione delle Brigate Internazionali.
In quel ruolo Edoardo D Onofrio e Pietro Pavanin esprimono su di lui un giudizio molto positivo.
Nel mese di gennaio del 1939 si ricostituisce la 15 Brigata Internazionale, per l estrema difesa di Barcellona, Zappa ne entra a far parte come sergente telefonista.
Nel febbraio del 1939 ripara in Francia ed internato nel Campo-spiaggia Argel s-sur-Mer per poi dopo circa tre mesi passare a Gurs, poich si oppone all arruolamento forzato nelle Compagnie Travailleurs trangeres, (CTE), inviato al carcere di Mont Louis, presso Tolone, dove detenuto per un mese, dopo di che internato nel Campo di concentramento del Vernet d Ari ge.
Nel settembre del 1941 condotto su sua richiesta al confine italiano di Mentone per poi proseguire per Milano, dove rinchiuso nel carcere di S. Vittore.
Deferito per il Confino la Commissione competente gli assegna cinque anni, da scontarsi nell isola di Ventotene, perch combattente antifranchista di Spagna.
Nel febbraio del 42 trasferito alla colonia agricola di Isili, in Sardegna, per scontare una precedente condanna, comminata in contumacia, per espatrio clandestino.
Il 27 maggio del 1943 a fine pena, viene liberato e rientra a Villasanta, vicino a Monza dove abita.
Dopo l 8 settembre 1943 riprende la lotta nelle file partigiane inquadrato nelle formazioni garibaldine operanti nella zona del basso Fiume Adda, assieme a Alessandro Panzeri e Agostino Pirotta anche loro combattenti antifranchisti in Spagna.
Il 2 agosto del 1944 cade nelle mani dei fascisti ed inserito tra i lavoratori della Todt, cui per riesce a sottrarsi.
Ritorna tra le fila partigiane fino a partecipare all insurrezione di Villasanta, nell aprile del 1945.
Nel dopoguerra sempre attivo militante comunista, scompare prematuramente il 2 maggio del 1953 a Villasanta (MI).

Il Consiglio Regionale Lombardo il 7 novembre del 1976 conferisce ad Arturo Zappa la Medaglia d Oro in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.

Annotazioni: Scheda biografica compilata da Augusto Cantaluppi per il suo libro La Ringhera in Spagna, antifascisti milanesi nella guerra civile spagnola (1926-1939)

Fonte: www.antifascistispagna.it

 

 





Fonte: schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza https://partigianiditalia.cultura.gov.it/